“Un padre vale più di cento maestri” – George Herbert di Cherbury
Certo la mamma è sempre la mamma, ma il papà?
Il nostro ruolo è davvero importante: un papà è un esempio da seguire, è un punto di riferimento, è sicurezza e forza, è il supereroe della porta accanto… i bambini lo sanno e chiedono solo un pò del nostro tempo, attenzione e coinvolgimento.
Con Pasta e Motori vorrei far in modo che quel tempo, anche se poco, abbia un grandissimo valore per tutti, sia speso bene, sia un momento di educazione esperienziale, perché imparare qualcosa insieme, è un collante meraviglioso.
Questo progetto è costruito sulla mia esperienza di padre di quattro figli: Elisa e Beatrice, avute dal mio primo matrimonio, oggi giovani donne, e Sofia e Zeno avuti dal mio matrimonio con Carlotta. All’esperienza si uniscono le mie passioni: cucina, vino, motori e sport.
La cucina è la passione n.1 nella nostra famiglia. Non aspiriamo alla perfezione, la nostra cucina è un vero e proprio laboratorio dove i bimbi possono mettersi alla prova e, divertendosi, sperimentare.
Non solo, possono imparare la soddisfazione di creare qualcosa con le proprie mani, oltre che imparare a conoscere ed apprezzare diversi ingredienti ed alimenti.
Cucina è anche curiosità, attenzione, precisione e gioco di squadra tra papà e bimbi.
I motori sono la passione n.2, che finalmente posso condividere con Zeno, il piccolo uomo di casa.
Già da ragazzino mi dilettavo a smontare ed elaborare motori piccoli e grandi e a “pilotare” vari mezzi sia nelle Grave del Piave e sia in percorsi molto più lunghi. A volte andava bene, altre volte il Papà Zeno mi “sgamava”.
I motori sono anche sinonimo di movimento e velocità, ecco perché ho voluto raccogliere tutte le esperienze sportive che si possono condividere insieme: go-kart, vela, maratona, golf, perché lo sport trasmette valori positivi, è un momento di condivisione e accresce lo spirito di squadra.
Buffo no? Passiamo la vita a formarci e ad approfondire argomenti che riguardano il lavoro, la carriera, a fare corsi per trovare nuovi hobby, senza pensare di prepararci per il lavoro più difficile: quello di genitori.